1- Come avete gestito l'emergenza Covid-19? All'inizio eravamo un po' spaventati anche se per organizzazione aziendale eravamo già organizzati per lavorare da casa per quasi tutti i dipendenti, quindi passato il primo momento di "disorientamento" siamo diventati subito operativi a pieno regime 2- Come descriverebbe lo scenario di mercato col quale vi state confrontando? Due fasi ben distinte, la prima tra fine febbraio e metà aprile eravamo a preparare scenari di emergenza, oggi ci troviamo in una situazione dove non riusciamo a stare dietro alle richieste dei clienti. La parziale riapertura dei garden center (più o meno a metà aprile), tornati operativi i grandi centri del bricolage e la parziale ripresa della mobilità delle persone sono le cause che hanno determinato una vera e propria esplosione delle vendite, magari non recupereremo quanto perso nei primi mesi ma sicuramente guardiamo al futuro con più fiducia. Devo dire che le ferramenta e le agrarie che sono rimaste sempre aperte (almeno nella stragrande maggioranza dei casi) hanno contribuito a far si che anche nei primi mesi comunque il mercato non crollasse del tutto, ma le perdite sono state pesanti e proprio nei mesi più importanti per il nostro settore 3- dal punto di vista finanziario, un problema con cui previdibilmente vi scontrerete, è la mancanza di liquidità? Contiamo sulla serietà e puntualità nei pagamenti dei nostri clienti per far fronte a tuti gli impegni finanziari 4- In prospettiva, da qui a fine anno, quali sono le sue prospettive e recupererete parte del fatturato? Come detto sopra sicuramente un recupero in questi mesi ancora di consumi lo faremo, rimane l'incognita degli ultimi mesi dell'anno, incognita dovuta all'evolversi della situazione dettata dall'andamento del virus. E questo ancora non lo possiamo prevedere, il piano B è sempre pronto... 5- Tra i settori da voi serviti, quale vi preoccupa di piu' pensando al recupero? Il Garden Center, perché è stato quello più penalizzato, se non fosse stato per l'intervento del Ministro Bellanova avrebbero riaperto la settima scorsa come tutto il dettaglio.... 6- Se siete legati a qualche associazione di categoria, cosa hanno fatto per questa emergenza? Si, noi siamo in Agrofarma e in Assocasa e devo dire che il lavoro che hanno fatto, e tuttora stanno facendo, è notevole sia nell'aggiornarci giorno per giorno sull' evolversi della situazione, sia sulla corretta interpretazione degli innumerevoli decreti emanati dal governo e dalle regioni
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