Emak è uno dei player di riferimento a livello mondiale nella produzione e distribuzione di macchine, componenti e accessori per il giardinaggio, l’agricoltura, l’attività forestale e l’industria quali motoseghe, decespugliatori, rasaerba, trattorini, motozappe, troncatori, pompe ad alta pressione, idropulitrici. Distribuisce i propri prodotti attraverso filiali commerciali e una rete di distributori e rivenditori specializzati che copre oltre 80 Paesi nei cinque continenti. Giovanni Masini, Marketing Manager del gruppo, ci parla di quanto il fenomeno del plagio sia dannoso per le aziende e per la sicurezza dei consumatori, oltre che portare un danno economico notevole: sono soprattutto decespugliatori e motoseghe i prodotti a marchio Emak che sono strati contraffatti.
Ci può dare un suo commento generale sul fenomeno della contraffazione?
“Si tratta di un grave fenomeno, che purtroppo negli ultimi anni è aumentato e ha comportato l’immissione sui mercati di macchine contraffate, prima del Far East e poi gradualmente in Europa”.
Che tipo di danni-conseguenze comporta il fenomeno?
“I danni per le aziende costruttrici sono seri, perché viene alimentata la concorrenza sleale e vengono danneggiate profondamente le aziende che, come Emak, investono sull’innovazione per fornire le soluzioni che meglio rispondono alle esigenze dei clienti. Un problema altrettanto grave è dovuto all’immissione sul mercato di macchine molto spesso non conformi alle normative in tema di emissione, e aspetto ancora più pericoloso, di sicurezza per l’operatore. Acquistando macchine originali presso un nostro rivenditore autorizzato Emak, l’utente può invece ricevere una consulenza qualificata e un servizio di assistenza professionale, oltre a suggerimenti per il corretto e sicuro impiego delle macchine”.
I costruttori di macchine per il giardinaggio lamentano casi di plagio da parte di paesi stranieri: avete riscontrato anche voi questo tipo di fenomeno per le vostre macchine/motori?
“Purtroppo si, abbiamo riscontrato anche noi alcuni casi relativamente a un nostro modello di decespugliatore e di motosega”.
Cosa fate per contrastare il fenomeno del plagio, come vi difendete?
“Nei casi di specie, una volta risaliti al produttore abbiamo intentato due cause legali nel paese di origine del prodotto contraffatto: una causa è stata vinta e ha costretto il produttore a interrompere, dietro il pagamento di un’ammenda, la produzione e a distruggere lo stock di componenti specifici. Nell’altro caso le attività giudiziarie sono ancora in corso”.
Che tipo di tutela è prevista in Italia contro il fenomeno della contraffazione nel comparto delle macchine per il giardinaggio e la cura del verde?
“Purtroppo ad oggi ben poco viene fatto, sia a livello di istituzioni, che di dogane, e a malincuore, devo dire anche da parte delle associazioni di categoria”.
Quali processi/normative andrebbero migliorati/aggiornati per il futuro per contrastare la contraffazione?
“Sicuramente sarebbero necessari controlli più seri e approfonditi presso le dogane e leggi molto più severe per le aziende che vengono colte nell’atto del plagio”.
Quali sono in generale le prospettive del mercato per il 2014?
“Dopo un 2013 segnato ancora da un clima di incertezza, come confermano le stime di Unacoma, ci aspettiamo un mercato in lieve ripresa nell’anno venturo”.
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