I dati diffusi da Comagarden/Morgan, relativi ai primi nove mesi dell’anno, indicano una flessione complessiva del 15,2% rispetto allo stesso periodo 2021. In calo tutte le tipologie di prodotto, ma con andamenti in controtendenza per quanto riguarda i modelli a batteria. Ritmi produttivi rallentati e minore domanda da parte di manutentori e hobbisti del verde sono le cause della flessione, che dovrebbe confermarsi a fine anno con percentuali analoghe a quelle attuali.
La congiuntura economica non favorisce le vendite di macchine e attrezzature per il giardinaggio e la cura del verde. I dati relativi ai nove mesi da gennaio a settembre - pubblicati dall’associazione dei costruttori Comagarden sulla base del gruppo rilevamento Morgan - indicano una flessione per tutte le principali tipologie.
I rasaerba registrano un calo del 20,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con un andamento meno negativo per la tipologia a batteria che cala solo dell’8,7%. I decespugliatori segnano un passivo del 10,3%, con un dato in controtendenza per quanto riguarda i modelli a batteria (+1,7%), e le motoseghe calano del 12,7%, con il segmento a batteria in netta controtendenza (+13,8%). Le macchine tagliasiepi accusano un passivo del 24,8%, mentre i trimmer del 21,8%. Calano le vendite di motozappatrici (-12,7%) e trattorini (-1,6%). L’insieme di queste tipologie, alle quali si aggiungono ulteriori mezzi come i ride-on, gli spazzaneve, i biotrituratori ed altre, segna nei nove mesi un decremento del 15,2% rispetto allo stesso periodo del 2021, che era stato però caratterizzato da una crescita imponente (+24,1%). Si segnala l’incremento del 7% delle potatrici ad asta, unico segmento che ha registrato una crescita delle vendite rispetto al 2021, anno in cui aveva già segnato un aumento del 34%.
L’andamento calante delle vendite dipende dunque in parte dalla flessione fisiologica dopo l’annata record 2021 - spiega Comagarden - in parte da fattori legati all’attuale congiuntura economica. Sul fronte industriale pesano i ritardi nella catena delle forniture e la crescita dei costi dell’energia, della logistica e dei trasporti, che rallentano le consegne e riducono la capacità produttiva delle imprese; sul fronte della domanda pesano l’aumento dei prezzi di listino e l’incertezza economica generale legata all’inflazione, che scoraggiano gli acquisti di macchinario da parte delle strutture pubbliche e private addette alla manutenzione dei giardini e delle aree verdi, e da parte del vasto pubblico degli hobbisti.
Le proiezioni per la fine dell’anno – elaborate da Comagarden – confermano un calo intorno al 15% rispetto al consuntivo 2021.
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