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Le motoseghe a batteria agli ioni di litio sono un prodotto decisamente nuovo per alcuni operatori, sicché investimenti ed innovazioni fioccano. Nonostante le secche di mercato e la diffidenza da parte di una parte degli utilizzatori finali ad investire risorse iniziali nell’acquisto di un prodotto che solo in un secondo momento potrà garantire risparmi successivi. Il costo dell’apparecchio rappresenta infatti una barriera consistente allo sviluppo del mercato, che resta così saldamente nelle mani delle motoseghe a scoppio. Ma vediamo come si stanno muovendo le imprese che intendono accrescere i loro interessi in questo business ancora tutto da scoprire.

Mercato in ebollizione

Le valutazioni sulle favorevoli opportunità offerte da questo business è comune, anche se tutti concordano sul fatto che i numeri realizzati non sono ancora significativi. A tale proposito Giovanni Masini, marketing director di Emak, sottolinea infatti che “sono ancora poche le statistiche che abbiamo a riguardo, ma stimiamo una crescita della domanda anche se ancora su valori modesti”. Secondo Pietro Cattaneo, amministratore delegato di Mtd Products Italia, “la domanda nazionale è in continua crescita, mentre i prezzi restano stabili su valori piuttosto elevati”. Anche Diego Dalla Vecchia, responsabile marketing e comunicazione di Fiaba, assicura che “si tratta di un comparto ancora in fase di crescita e che sta comunque trovando molto interesse e apprezzamento. La domanda non manca, ma i numeri non sono ancora significativi”. Rosalba Surico, responsabile marketing divisione giardino di Makita, è del parere che “il mercato degli apparecchi a batteria agli ioni di litio è ancora in netta evoluzione. Risulta ancora complementare a quelli a scoppio senza peraltro aver sostituito in minima parte alcun prodotto. E soprattutto nel caso delle motoseghe. Nonostante la loro versatilità e l’impatto ecologico in termini di silenziosità e risparmio, il loro sviluppo nel mondo professionale è ancora in alto mare”. Mauro Degrate contestualizza il trend nel corso degli ultimi anni. Secondo il trade marketing specialist outdoor di Black&Decker Italia, “la situazione di questo mercato è in decremento nel corso degli ultimi anni come nella maggior parte dei segmenti industriali. Il primo semestre 2014 si è contraddistinto invece con una buona ripresa e fondamentale per la stagione primaverile ed autunnale”. Le ragioni che stanno spingendo verso l’alto il mercato sono molteplici. Francesco Del Baglivo, product manager di Stihl, osserva “una domanda in costante crescita grazie alla maggiore offerta e consapevolezza da parte dell’utilizzatore dei vantaggi tecnici, ecologici e di durata che questi prodotti propongono”. Paolo Salvestrini, amministratore delegato di Pellenc Italia, sottolinea che “il risultato di questi ultimi anni evidenzia un trend pressoché positivo della domanda nazionale, che ha visto una crescita costante anche grazie alle normative europee introdotte e che dovranno o dovrebbero già essere recepite da parte di tutti gli stati membri”. Giuseppe De Gobbi, responsabile divisione Husqvarna, brand distribuito in Italia da Fercad, nota “un importante incremento dell’interesse da parte del mondo delle applicazioni professionali”. Sull’evoluzione delle vendite non va sottaciuto il ruolo del prezzo degli apparecchi. Secondo l’ufficio marketing di Sabart “si registra un lieve miglioramento rispetto alla stagione 2013. Il prezzo di vendita delle motoseghe a batteria è mediamente alto e occorre che il consumatore venga guidato dal rivenditore nella scelta per non rischiare di acquistare un prodotto in cui il prezzo contenuto corrisponde a una bassa qualità”. Fra gli altri Loris Morellini, presidente di Garmec, dichiara che “i nostri modelli Earthwise non stanno mostrando un grande successo. Dopo aspettative promettenti su apparecchi a batteria agli ioni di litio e l’inserimento di prodotti in questo segmento, di fatto tali macchine sono rimaste nel limbo e le attese sono rimaste deluse. Di fatto, questo business va a rilento e al di sotto della tendenza prevista. Le applicazioni agli ioni di litio vanno meglio su altri apparecchi come tagliasiepi ed altre attrezzature per il garden”.

Margini assicurati

Sulle potenzialità di guadagno di questi apparecchi sono pochi ad esporsi, se non a confermare livelli simili ed adeguati alla gamma d’offerta in cui sono inclusi. Salvestrini garantisce che “i livelli di marginalità devono essere sempre dettati da precise politiche aziendali e debbono essere compatibili alle condizioni del mercato”. Masini assicura che “questo prodotto consente un margine in linea con gli altri prodotti dell’assortimento”. Anche Dalla Vecchia non si sbilancia, giudicando “abbastanza buone le marginalità garantite da questi apparecchi”. L’ufficio marketing di Sabart chiarisce che “l’utensile a batteria non è solo destinato al mondo degli hobbisti. Il punto di forza per ottenere marginalità è quindi il brand. Un marchio importante e riconosciuto nel settore dei professionisti è il modo migliore per giustificare il prezzo”. Cattaneo rileva che “i margini su questi prodotti sono in linea con quelli di parecchie altre categorie, su valori in diminuzione”. Sull’argomento la Surico ricorda che “le aziende stanno investendo da due/tre anni a questa parte per creare la domanda, e ciò a detrimento dei margini. Su questi prodotti il rivenditore ha peraltro un margine non particolarmente elevato perché le aziende, sempre per alimentare il mercato, realizzano volantini, campagne pubblicitarie anche sul prezzo finale promozionale destinato all’utente finale. Ciò definisce così un controllo dei margini”.

Alto gradimento

Secondo il parere emerso dalle aziende del settore, il gradimento degli utilizzatori finali nei confronti di questi apparecchi appare elevato e per diverse ragioni, come rapidità e facilità d’utilizzo e maneggevolezza. Ma il motivo principale dipende dal fatto che la cura del verde si sta evolvendo in modo promettente. Salvestrini ravvisa infatti “un apprezzamento sicuramente positivo da parte degli utilizzatori finali, in quanto si evince che la cura del verde sta entrando sempre più all’interno delle abitudini dei privati cittadini, che si dedicano sempre più spesso ai propri spazi verdi. Il fenomeno è identico anche da parte delle pubbliche amministrazioni, che mettono la cura del verde pubblico in primo piano, orientandosi sempre più su realizzazioni di progetti atti alla riqualifica delle aree metropolitane e creazione di nuovi parchi”. De Gobbi giudica “alto il gradimento, soprattutto da parte di chi comprende il beneficio nella riduzione dell'inquinamento acustico, in quota e per la potatura in arrampicata. Utilizzare una motosega a batteria significa poter lavorare anche dove non c'è la necessità della messa in moto a due mani, potendo così contare su una macchina più leggera senza per questo dover rinunciare alla potenza”. Secondo Masini “questi apparecchi sono molto apprezzati perché sempre pronti all’uso grazie alla batteria intercambiabile con un sistema di ricarica rapido ed efficiente. Sono leggeri, maneggevoli, versatili e rendono la manutenzione del verde un vero piacere”. Degrate nota che “il grado di apprezzamento è in forte crescita, ciò perché tali apparecchi sono ormai in grado di offrire prestazioni elevate con un’ottima autonomia che permette di completare i propri lavori di potatura. In questo modo il gap nei confronti delle versioni a scoppio si va sempre più assottigliando, grazie in particolar modo a quella parte sempre maggiore di utilizzatori “green” che preferiscono gli apparecchi a tecnologia litio non solo per un maggior rispetto dell’ambiente, ma anche per l’assenza di manutenzione che queste macchine richiedono e la totale praticità e comodità in uso”. L’ufficio marketing di Sabart ritiene che “l’apprezzamento dipende dal fatto che offrono elevate prestazioni in termini di potenza, risparmio energetico e comfort per l’operatore”. Cattaneo dice che “la tipologia di utilizzo è spesso molto differente. Ciò che piace è soprattutto l’estrema facilità di utilizzo e la possibilità di non dover procurare benzina o prolunghe”. Fiaba e Stihl contestualizzano il gradimento all’introduzione dei loro apparecchi nelle rispettive linee di prodotto. Dalla Vecchia, riferendosi al WG368E, chiarisce che “essendo una realtà nuova sul mercato, la curiosità da parte degli utilizzatori è decisamente elevata. Le funzionalità, sebbene sia una macchina a batteria, sono come una normale motosega a scoppio di utilizzo hobbistico. È molto apprezzato il fatto delle zero emissioni e della bassa rumorosità”. Del Baglivo sottolinea che “quando l’utilizzatore vede all’opera la nostra nuova motosega MSA 160 T resta senza parole. Le prestazioni di taglio sono infatti paragonabili a quella a scoppio MS 150 TC-E ma con i vantaggi del prodotto ad accumulatore. Il vero problema è che ci sono ancora molti potenziali clienti che non conoscono questo prodotto ed è nostro compito lavorare per migliorare questo aspetto”. Su tale questione la Surico parte dal presupposto che “le motoseghe a batteria sono ancora un prodotto marginale. Tutte le aziende stanno effettuando forti investimenti per sviluppare tale applicazione ed i leader di mercato stanno trascinando tutti gli altri. Ciò conduce a creare molta offerta a fronte di una domanda allo stato embrionale e bloccata dalla difficile situazione congiunturale. L’utilizzatore finale professionista fa peraltro fatica a riconoscere i vantaggi degli apparecchi a batteria ed anche il costo degli alimentatori non viene ancora visto come investimento iniziale e quindi come risparmio conseguente sui costi di carburante”.

 

Un futuro in discesa

Per questi apparecchi il futuro si tinge di rosa. Masini prevede “per il prossimo e gli anni a seguire una domanda sempre crescente, che potrebbe accelerare drasticamente. Tale incremento potrà essere garantito nel caso in cui vi sia un deciso miglioramento dell’autonomia delle batterie e a fronte di un calo dei costi, fattore ancora penalizzante per la crescita”. Salvestrini si mostra “fiducioso di un aumento, malgrado il trend generale economico non appare brillante. Sulla positiva tendenza delle vendite di questi apparecchi incide anche il rapido ritorno dell’investimento su particolari innovazioni tecniche e funzionali che potranno garantire il loro favorevole impatto ambientale in termini di silenziosità ed ecocompatibilità”. Dalla Vecchia afferma che “trattandosi di un prodotto nuovo che stiamo iniziando a distribuire, riteniamo che sia una novità appetibile, viste le richieste da parte dell’utilizzatore finale. Le stime di vendita saranno perciò sicuramente positive”. L’ufficio marketing di Sabart ritiene che “ci siano buone prospettive. La diffidenza iniziale da parte dei potenziali acquirenti viene annullata grazie alla diffusione di un prodotto facile da utilizzare e performante che alla fine risulterà vincente. Nel breve termine si prevede inoltre una riduzione dei costi iniziali di produzione che permetterà di diminuire il prezzo finale così come è avvenuto nel caso di utensili a batteria, diventati uno strumento indispensabile e insostituibile per gli artigiani”. La visione per il futuro di Degrate “è certamente di crescita e caratterizzata da un trend stabile per quanto riguarda il posizionamento del prezzo, pur se contraddistinto da un’offerta di prodotto certamente più competitiva e performante a parità di spesa. Obiettivo essenziale resta sempre quello di sviluppare prodotti il più possibile in linea con le esigenze dei consumatori, di qualità e performanti per avere massima versatilità ed ampia scelta. Le prospettive sono dunque quelle di crescere ulteriormente offrendo una gamma sempre più profonda e fortemente competitiva”. Del Baglivo assicura che “questa è una tipologia di prodotto che può solo crescere, visti i volumi iniziali e i grandi vantaggi che offre. Per il 2015 siamo particolarmente ottimisti per la vendita di questi apparecchi”. Cattaneo ritiene che “la previsione è di incrementare le vendite in maniera importante nella prossima stagione, grazie all’introduzione della nuova gamma a 36 V”. La Surico rileva “un’espansione delle vendite. Non va però dimenticato che si parte da numeri di vendita ancora poco significativi. Al confronto, i numeri realizzati negli apparecchi a scoppio sono decisamente alti e difficilmente da scalare”.

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