Approvata nel 2012, la legge che prevede l’obbligo di controllo sui requisiti di sicurezza dei trattori e degli altri veicoli agricoli è rimasta sino ad oggi bloccata per la mancanza dei decreti attuativi. Il Ministro Matteo Salvini annuncia un nuovo corso, per rendere operativo il provvedimento e tutelare la sicurezza nelle strade e nelle campagne. Soddisfazione da parte di FederUnacoma, da anni impegnata sul fronte della revisione.
L’incontro sulla sicurezza stradale, promosso dal Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili Matteo Salvini e tenutosi nella giornata di ieri con la partecipazione di tutte le associazioni che a vario titolo sono coinvolte nella tematica, ha riportato in primo piano la questione relativa ai requisiti di sicurezza dei trattori circolanti.
La Federazione dei costruttori di macchine agricole FederUnacoma – presente all’incontro nella persona del Direttore Generale Simona Rapastella – ha confermato come l’obsolescenza del parco macchine presente nel nostro Paese sia una delle cause principali degli incidenti in agricoltura e sia un pericolo anche per la circolazione stradale. Le statistiche INAIL certificano ogni anno un numero di circa 200 incidenti mortali in agricoltura, e un numero molto alto di sinistri dovuto alla mancata revisione dei sistemi di frenatura e di segnalazione, e degli assetti complessivi dei mezzi meccanici.
“Il Ministro Salvini ha correttamente ricordato come la legge sulla revisione obbligatoria dei trattori sia stata varata nel lontano 2012 – sostiene Simona Rapastella – e come per oltre dieci anni sia rimasta inoperante per la mancanza dei decreti attuativi”. “Il Ministro promette un cambio di passo sulla questione - aggiunge Rapastella - e questo è davvero utile perché presuppone una collaborazione più fattiva anche tra Ministero delle Infrastrutture e Ministero dell’Agricoltura che sono entrambi competenti in materia di revisione delle macchine agricole”. “Questa possibile svolta premia anche l’opera di sensibilizzazione che come associazione abbiamo svolto in questi anni - conclude il Direttore di FederUnacoma - ad esempio con la campagna ‘Sicurezza in agricoltura. Amore per la vita’.
Il problema sottolineato del Ministro Salvini, quello dei circa 2 milioni di vecchi trattori con età compresa fra i 25 e i 40 anni presenti nel nostro Paese, apre una duplice questione – rileva FederUnacoma – quella relativa appunto alla revisione delle macchine attualmente in uso e quella relativa alla sostituzione delle stesse.
Per rendere operativa la revisione, la Federazione dei costruttori è già da tempo impegnata con i propri uffici tecnici per fornire indicazioni precise sulle metodiche di verifica dei requisiti minimi di efficienza e sicurezza, mentre per la sostituzione dei trattori obsoleti con mezzi di nuova generazione fondamentali restano gli incentivi pubblici, vedi in particolare il PNRR, il decreto 4.0, la Legge Sabatini e naturalmente i Piani di Sviluppo Rurale cofinanziati dall’Unione Europea.
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