Gli Emirati Arabi Uniti ospiteranno dal 15 al 17 novembre 2025 un evento fondamentale per l’industria del verde con il lancio di Myplant & Garden Middle East: la prima fiera internazionale B2B dedicata al florovivaismo, al paesaggio e all’innovazione green.
L’appuntamento presso il Dubai Exhibition Centre, Expo City, posizionerà Dubai come hub del florovivaismo e del paesaggio a livello globale.
Milano (IT)-Dubai (UAE), ottobre 2025 _ La nuova fiera intende portare nel Golfo il format fieristico di Myplant & Garden – l’appuntamento leader del settore organizzato in Italia - in grado di riscuotere grande successo, credito e riconoscibilità a livello planetario.
Con un forte supporto istituzionale – l’evento si svolge sotto il Patrocinio del Ministero del Cambiamento Climatico e dell’Ambiente (MOCCAE) degli Emirati Arabi Uniti, con gli auspici dell’Ambasciata d’Italia negli Emirati Arabi Uniti, i patrocini del Ministero delle Imprese e del Made in Italy e di ITA – Italian Trade Agency Dubai –, l’appuntamento si propone come piattaforma d’eccellenza per il business, l’innovazione e la cooperazione internazionale, mettendo in connessione il know-how florovivaistico globale con l’ambiziosa agenda di trasformazione verde del Golfo.
Una visione, già concreta e tangibile, che individua nella catena delle filiere del florovivaismo un pilastro fondamentale.
Un ecosistema verde completo
La fiera intende rappresentare l’intero comparto del verde, con un’esposizione che spazia dalla produzione florovivaistica alle tecnologie per il verde urbano, dalla progettazione di giardini e paesaggi al vertical farming, fino ai servizi per l’import/export, la logistica e la manutenzione del verde pubblico, privato e sportivo.
Sei i settori chiave in cui sarà organizzata Myplant Middle East:
Un ampio focus che offre agli espositori diverse opportunità di accesso diretto ai mercati dello sviluppo urbano, del turismo, dell’ospitalità e del settore immobiliare in rapida espansione nel Golfo e in tutta la regione.
Tra gli espositori che hanno già confermato la loro partecipazione (da UE, Turchia, EAU, Cina, Thailandia, India, Sri Lanka: guarda l’elenco qui), gli organizzatori registrano la presenza di aziende vivaistiche e floricole, di produttori di vasi, prodotti tecnici per il vivaismo, tecnologie e servizi, piattaforme ICT, arredo urbano, verde verticale, attrezzature per il giardinaggio, fiori e decorazioni.
Importante la presenza di grandi imprese internazionali attive nella progettazione, realizzazione e manutenzione di spazi verdi pubblici e privati in cerca di partnership, contatti e fornitori: il settore dei megaprogetti nel Golfo rappresenta un’opportunità straordinaria, con un portafoglio stimato in quasi 800 miliardi di dollari, sostenuto da un forte impegno governativo nella riqualificazione urbana in chiave green e nella conservazione del paesaggio.
Tra i grandi gruppi protagonisti della rigenerazione verde dell’intera regione, spiccheranno ad esempio in fiera realtà come Tanseeq Investment Group, Desert Group, Gover Horticulture, Planters Group e Pheladelfia Agricultural LLC: aziende che con la loro esperienza, visione e capacità progettuale stanno contribuendo attivamente alla trasformazione sostenibile dell’intera area mediorientale.
Un mercato dinamico
Parallelamente, l’organizzazione sta selezionando e invitando centinaia di buyer internazionali, sviluppatori, municipalità, studi di architettura, distributori e investitori, per offrire agli espositori opportunità uniche di diventare fornitori chiave dei progetti di sviluppo verde della Regione.
Un rapido sguardo ai profili dei buyer selezionati dai diversi Paesi del Golfo offre spunti utili per comprendere le dinamiche settoriali e le priorità economiche e progettuali di ciascuna area.
Emergono chiaramente gli Emirati Arabi Uniti come il Paese maggiormente rappresentato, con una varietà significativa di settori coinvolti. Colpisce in particolare la forte concentrazione di buyer interessati sia al comparto Landscape / Manutenzione sia a quello dell'Hotellerie - Contract. Questo dato riflette l’impegno continuo degli Emirati nello sviluppo urbano e nell’ampliamento del settore turistico-ricettivo, due pilastri della loro economia diversificata. Ma non solo: vi è interesse anche verso l’agricoltura, la pubblica amministrazione, l’orticoltura, la consulenza e lo sviluppo immobiliare, a conferma di un mercato dinamico e multisettoriale.
Anche il Qatar mostra una presenza significativa, con un focus concentrato sul Trade a vari livelli, a testimonianza di una domanda più generalista e trasversale, potenzialmente aperta a varie categorie di prodotto. Al tempo stesso, il Qatar manifesta attenzione anche per il settore florovivaistico e per la manutenzione del paesaggio, elementi collegati a progetti di riqualificazione urbana e ad ambiti legati all’ospitalità di alto livello.
Nel caso dell’Oman, si registra un interesse preciso verso il verde ornamentale e la manutenzione degli spazi paesaggistici. Questa focalizzazione si aggancia all’esistenza di progetti specifici nel campo del verde pubblico e privato, legati a uno sviluppo più sostenibile degli spazi urbani.
Anche il Bahrein mostra un profilo-tipo orientato al settore del verde, tra Garden Centre e Landscape / Manutenzione, affiancato da soggetto istituzionali della pubblica amministrazione: un mix che indica una sensibilità crescente nei confronti del miglioramento del paesaggio urbano e della vivibilità degli spazi pubblici.
Kuwait e Arabia Saudita sono rappresentati da buyer con un interesse specifico verso i macchinari e i sistemi di coltivazione. Si tratta di settori tecnici e produttivi, connessi a esigenze di sviluppo industriale o agricolo.
In sintesi, i Paesi del Golfo mostrano una forte attenzione ai settori legati alla trasformazione urbana, al verde, al turismo e al commercio, con alcune differenze che riflettono le priorità economiche e i modelli di sviluppo di ciascun Paese. Gli Emirati Arabi Uniti si confermano come il mercato più articolato e maturo, mentre gli altri Paesi offrono interessanti segnali di apertura e specializzazione.
A Dubai tre giornate di incontri internazionali su paesaggio, innovazione, sostenibilità e cooperazione
Accanto all’esposizione, la fiera proporrà un ricco programma di conferenze, forum e tavole rotonde internazionali, che coinvolgeranno istituzioni, aziende, stakeholder ed esperti dall’Europa e dai Paesi del Golfo: un’importante piattaforma di dialogo e confronto globale su verde, paesaggio, innovazione e sostenibilità urbana.
La tre giorni si aprirà il 15 novembre con la cerimonia ufficiale di inaugurazione, dal titolo “Planting the Future: costruire un nuovo racconto della Natura attraverso il paesaggio”.
Dopo i saluti di Maurizio Ermeti, Presidente di IEG-Italian Exhibition Group, il keynote speech sarà affidato ad Andreas Kipar, paesaggista di fama internazionale, seguito dai saluti istituzionali di rappresentanti italiani e degli Emirati Arabi.
Tra gli ospiti attesi: i rappresentanti delle Regioni Liguria e Piemonte, l’Ambasciatore d’Italia negli Emirati Lorenzo Fanara, il Presidente dell’Agenzia ICE Matteo Zoppas (in attesa di conferma), il Presidente della Commissione Agricoltura della Camera Mirco Carloni, rappresentanti del Ministero delle Imprese e del Made in Italy e del Ministero degli Esteri italiano (entrambi in attesa di conferma). Chiuderà questa sessione il Ministero del Cambiamento Climatico e dell’Ambiente (MOCCAE) degli Emirati Arabi Uniti, con un intervento dedicato alla Visione Emiratina 2030, seguito dal tradizionale taglio del nastro e dalla visita inaugurale alla fiera.
Nel pomeriggio, riflettori accesi su paesaggio e florovivaismo la tavola rotonda internazionale dedicata alla gestione del paesaggio e dell’orticoltura per lo sviluppo di città nature-positive. Interverranno esperti e rappresentanti di associazioni internazionali del paesaggio, tra cui Leonardo Capitanio (Presidente AIPH), Andrea Cassone (Presidente AIAPP), Marco Minari (delegato IFLA), e Nadine Bitar Chahine (Segretaria Generale di IFLA Middle East), oltre a progettisti internazionali come Jens Bödeker, Peter Harradine, Giovanni Sala e Melissa Rava. La moderazione sarà affidata ad Andreas Kipar.
In chiusura, l’architetto Simone Riva presenterà le nuove tendenze nei materiali e finiture per il design outdoor 2026, in collaborazione con lo studio internazionale MMA PROJECTS.
Il 16 novembre, si parlerà di Agri-tech, nell’incontro organizzato da Italiacamp. Nel pomeriggio, spazio alla floricoltura italiana con un evento dedicato al distretto di Sanremo, a cura dell’ANCEF – Associazione Nazionale Commercianti Esportatori Fiori.
La giornata conclusiva, il 17 novembre, sarà caratterizzata da un programma ad alto contenuto scientifico e tecnico. Si aprirà con il format “Learning from…”, organizzato da Green City Italia, che proporrà un confronto tra eccellenze italiane e mediorientali sulle politiche territoriali e climatiche, e lancerà ufficialmente il nuovo Competence Center for Territory and Sustainability (CCTES), nato dalla collaborazione tra LAND e Montana Spa.
A seguire, un focus sullo stato dell’arte nella costruzione del paesaggio nei Paesi del Medio Oriente, promosso da ASSO.IMPRE.DI.A e ELCA – European Landscape Contractors Association.
Il pomeriggio sarà interamente dedicato all’innovazione nella produzione di piante, con un convegno organizzato da CREA – Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria, presieduto da Gianluca Burchi. Verranno affrontati i principali temi legati alla sostenibilità, al cambiamento climatico, all’uso efficiente delle risorse e all’adozione di tecnologie digitali in vivaio. Interverranno accademici, ricercatori e operatori di settore, tra cui il Prof. Francesco Ferrini, il Dr. Daniele Massa e rappresentanti di Desert Group.
Myplant & Garden Middle East 2025 inaugura dal 15 al 17 novembre 2025 un capitolo nuovo per l’industria globale del verde: business, innovazione, sostenibilità e networking internazionale si incontrano a Dubai per dare forma a un evento destinato a segnare una nuova era per lo sviluppo del mercato florovivaistico internazionale e il futuro sostenibile delle città.
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